Rivolgendosi ai tanti fedeli che hanno voluto gremire la piazza tra rafforzate misure di sicurezza, il Pontefice ha poi aggiunto: “Tanta barbarie ci lascia sgomenti e ci si chiede come possa il cuore dell`uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero”. “Dinanzi a tali atti non si può non condannare l`inqualificabile affronto alla dignità della persona umana”, ha, quindi, proseguito papa Francesco che ha voluto “riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell`odio non risolve i problemi dell`umanità!” “Vi invito – ha poi concluso rivolgendosi ai fedeli – ad unirvi alla mia preghiera: affidiamo alla misericordia di Dio le inermi vittime di questa tragedia. La Vergine Maria, Madre di misericordia, susciti nei cuori di tutti pensieri di saggezza e propositi di pace. A Lei chiediamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione francese, sull`Europa e sul mondo intero”.
Nel pomeriggio Papa Francesco ha incontrato i fedeli della chiesa luterana di Roma, in occasione del V centenario di Martin Lutero. Conversando con i fedeli, Bergoglio è tornato sulla strage di venerdì: “Anche a Parigi abbiamo visto cuori chiusi, e anche il nome di Dio viene usato per chiudere i cuori. Che fare? Parlare chiaro, pregare e servire”. “L’uomo – ha sottolineato – dal primo momento, se leggiamo le
Scritture è un grande costruttore di muri, dalle prime pagine della Genesi vediamo questo”. Secondo il Papa “c’è una fantasia dietro i muri umani: diventare come Dio. La Torre di Babele è proprio l’atteggiamento di dire: ‘noi siamo i potenti, voi fuori’. C’è la superbia del potere nell’atteggiamento proposto nelle prime pagine della Genesi
sarete come Dio, per escludere si va in questa linea”.