Con la celebrazione della prima Domenica della Parola di Dio – memoria dei Santi Timoteo e Tito – si è concluso il Pellegrinaggio del Corpo di San Timoteo da Termoli alle Basiliche di San Paolo fuori le mura e di San Pietro a Roma (18-26 gennaio 2020).
Un evento straordinario di grande grazia per tutta la Diocesi di Termoli-Larino che ha condiviso una settimana intensa e significativa partecipando anche al pellegrinaggio sulla Tomba di Pietro di mercoledì 22 gennaio con la presenza di oltre mille e duecento pellegrini all’udienza del Santo Padre.
È stato proprio Papa Francesco ad accogliere e volere le reliquie del discepolo prediletto dell’apostolo Paolo a Roma. In particolare, per due volte si è fermato in preghiera di fronte al Corpo di San Timoteo: sabato 25 gennaio, prima di presiedere i Secondi Vespri ecumenici nella Basilica di San Paolo fuori le Mura e domenica 26, prima di celebrare la Santa Messa nella prima Domenica della Parola trasmessa in mondovisione sulla Rai.
“Un ricongiungimento ideale con San Paolo” quello vissuto da fedeli di tutto il mondo giunti a Roma nel corso dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, in quanto San Timoteo è venerato dalle chiese Orientali.
Una valenza ecumenica di tale iniziativa che ha accompagnato un percorso di valorizzazione e riscoperta della Parola di Dio come punto di riferimento per la vita di ogni cristiano.
Domenica pomeriggio, al termine della messa celebrata dal Papa, le reliquie di San Timoteo, scortate dai Cavalieri, sono rientrate a Termoli accolte dalle autorità e da una folla di fedeli arrivati dalle parrocchie dell’intero territorio.
Il Vescovo De Luca ha presieduto la celebrazione eucaristica con i sacerdoti nella chiesa di San Timoteo e, nel corso della funzione, animata dal coro diocesano, sono stati benedetti anche i lettori della Parola; si tratta di tutti coloro che assicurano abitualmente con impegno e responsabilità questo servizio nelle parrocchie.
È seguita la processione, aperta dalla fiaccolata, per il rientro delle reliquie in Cattedrale accompagnate dalle campane a distesa, dall’inno di San Timoteo e da un lungo e caloroso applauso. Al termine del rito di accoglienza è stato intonato il solenne canto del Te Deum.
“Questo evento straordinario – afferma il Vescovo, mons. Gianfranco De Luca – si conclude con un sentimento di commozione e immensa gratitudine nei confronti di Papa Francesco. È un dono di Dio e del magistero del Santo Padre che fa maturare in me, e in tutti noi, tanta consapevolezza.
San Timoteo, che abbiamo nuovamente accolto con gioia in città, è un segno e un testimone che ci consegna un dono ancora più grande: la Parola. È proprio alla Parola ci vuole portare tutto ciò che abbiamo vissuto, il Vangelo di Gesù Cristo, parola fatta carne e venuta in mezzo a noi, da vivere e condividere in ogni momento della nostra vita. Forti di questa esperienza unica e speciale, oggi ci troviamo di fronte a un impegno e una responsabilità generata dall’amore di Dio per noi e per ogni fratello che incontriamo, quella di imparare a frequentare con gioia il Vangelo e accogliere la Parola di Dio come luce della nostra vita personale e comunitaria”.