Corso di formazione per l’aggiornamento professionale organizzato dall’Ordine dei giornalisti del Molise, nel giorno di San Francesco di Sales, patrono della categoria. A ospitare il seminario la “Casa Famiglia Iktus”, in contrada Chiancate, tra Termoli e Guglionesi. Il tema del corso non ha tradito la ricorrenza: «San Francesco di Sales, San Francesco d’Assisi e Papa Francesco, tre modi di comunicare». Presenti come relatori, presentati da Andrea Nasillo, moderatore, due valenti colleghi giornalisti don Benito Giorgetta, parroco della Chiesa San Timoteo di Termoli, nonché presidente di Iktus Onlis, e don Mario Colavita, da poco nuovo parroco della parrocchia San Rocco a Petacciato.
Don Benito dopo aver illustrato l’impegno di Iktus e la nascita della casa famiglia a molti colleghi, alcuni provenienti anche dalla provincia di Foggia, si è soffermato sul tema comunicazione di Papa Francesco Bergoglio, grande comunicatore anche a gesti. Don Mario Colavita ha descritto le grandi doti di San Francesco da Sales, protettore proprio dei giornalisti e di San Francesco d’Assisi, anche lui un grande comunicatore, se è riuscito dove altri frati che lo avevano preceduto non erano stati in grado, a parlare e discutere con di religione con un imperatore musulmano, evitando di essere trucidato come accadde ai suoi predecessori, mentre col patrono d’Italia si sedette e discusse a lungo diventando alla fine anche comprensivo.
LA STRUTTURA
Bisogna riconoscere che in questi due anni scarsi da quando è stata inaugurata la casa famiglia Iktus, dopo la donazione dei coniugi Lucia e Bernardo Bertolino, Don Benito ha davvero realizzato il sogno di una vita. Realizzare un luogo di ritrovo per accogliere persone che, complici alcune vicissitudini, hanno sbagliato e stanno pagando, espiando le proprie colpe, evitando che poi vengano emarginati, senza dare loro la possibilità di correggere atteggiamenti e comportamenti.
La casa famiglia non ospita solo detenuti, ma anche orfani, bimbi allontanati dalla famiglia di origine, tossicodipendenti, donne dedite o costrette alla prostituzione e altri disagiati. Con questa villa a tre piani regalata dai Bertolino e le numerose donazioni raccolte nel tempo anche attraverso manifestazioni di solidarietà e la vendita di olio ed altri prodotti, è riuscito nel difficile progetto, oggi divenuto realtà. Lo stabile ha 9 posti letto, diversi bagni, un laboratorio di ceramica che è diretto da un altro personaggio notissimo a Termoli, Cleofino Casolino. La casa famiglia ha una superficie di 400 metri quadri, con un terreno intorno di 15 mila metri quadri, un oliveto con 230 alberi per la produzione di olio biologico certificato dal Ministero delle Politiche agricole. E’ stato impiantato un frutteto con centinaia di piante, oggi questa struttura come ci ha spiegato Don Benito in una video intervista che ascolteremo a parte, ha anche degli animali da produzione, mucche, galline, conigli, cavalli e oche.
Da TermoliOnLine