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sabato, 23 Novembre 2024
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Dove tu finisci comincia Dio. XII Domenica Tempo Ordinario – A

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IL VANGELO STRABICO

XII Domenica Tempo Ordinario – A

 (Geremia 20,10-13; Romani 5,12-15; Matteo 10,26-33)

A  cura di Benito Giorgetta

Dove tu finisci comincia Dio

Ascoltiamo il Vangelo:

 “In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli»”.

Non abbiate paura: voi valete più di molti passeri! Un Dio che si prende cura dei passeri e poi si perde amoroso a contarmi i capelli in capo. Eppure i passeri continuano a cadere, gli innocenti a morire, i bambini a essere venduti. E Dio a rassicurare i suoi: «Non temete, neppure un passero cadrà a terra senza il volere del Padre vostro». Ma allora è Dio che fa cadere? È lui che spezza le ali, è suo volere la morte? No. Il Vangelo non dice questo. Assicura invece che neppure un passero cadrà a terra «aneu», letteralmente «al di fuori, all’insaputa di Dio», di un Signore coinvolto nel volo e nel dolore delle sue creature. Nulla accadrà nell’assenza di Dio, ma nel mondo troppi cadono a terra senza che Dio lo voglia, troppe cose accadono contro il volere di Dio: ogni odio, ogni guerra, ogni ingiustizia. Ma nulla accade «al di fuori di Dio». Egli si china su di me. Intreccia la sua speranza con la mia, il suo respiro con il respiro dell’uomo, sta nel riflesso più profondo delle nostre lacrime per moltiplicare il coraggio. Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo: il corpo non è la vita, tu non sei il tuo corpo. Eppure lo ritroverai: neanche un capello andrà perduto. Per l’amante nulla è insignificante di ciò che appartiene all’amato. Io che desidero essere salvato, voglio esserlo con il mio cuore e le mie emozioni, con tutte le persone che costituiscono il mio mondo di affetti e di forza. E lo sarò, perché nulla c’è in me di autenticamente umano che non trovi eco nel cuore di Dio. Ma l’immagine dei passeri e dei capelli contati, di queste creature effimere e fragili, mi riporta ai più fragili tra i fratelli, agli anziani, agli ammalati, agli handicappati, a quanti non possono più lavorare e produrre, e si sentono inutili e impotenti. Proprio a loro Gesù dice: «Non temere: tu vali di più. Anche se la tua vita fosse leggera come quella di un passero o fragile come un capello, tu vali di più, perché esisti, vivi, sei amato, e Dio si intreccia con la tua vita». Signore, ho combinato poco nella mia esistenza e adesso non riesco più a combinare niente. E lui risponde: Tu vali di più, non perché produci, lavori, ti affermi o hai successo, ma perché esisti, gratuitamente come i passeri, debolmente come i capelli, nelle mani di Dio. Su te è la sua cura, in te è il suo respiro. Dove tu finisci, comincia Dio.

Parrocchia San Timoteo
Parrocchia San Timoteohttps://www.santimoteotermoli.it/wp
La Parrocchia di San Timoteo di Termoli fu costituita da Mons. Oddo Bernacchia, con bolla 1/1/1954. La Chiesa di San Timoteo di Termoli è una struttura neogotica con una sola navata, e fu costruita su progetto dell’ing. Ugo Sciarretta. Unica nel suo genere vanta il prestigio d'essere una delle prime chiese costruite in cemento armato senza colonne centrali per questo ha meritato d'essere citata anche nei libri di storia dell'arte. Il vescovo Mon. Oddo Bernacchia avendo dato questo titolo alla neo parrocchia lo fece con l'intendo" di rendere omaggio al diletto discepolo di Paolo, San Timoteo il cui venerato corpo tornava alla luce, nella nostra Cattedrale, nel maggio del 1945 per u na fortuita circostanza.... "La chiesa ad una sola navata si dispiega ampia e solenne; con le pareti solcate dda strutture portanti che accennano ad uno stile leggermente gotico, invita ad elevare lo spirito a Dio nello slancio della preghiera (Mons. Biagio D'Agostino, Termoli e la sua Diocesi, 1978, p.179).
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