Santa PASQUA a tutti e a ciascuno nella gioia del Cristo sepolto ma risorto. Auguri perché anche noi, sepolti con lui nel battessimo, con lui ,possiamo risorgere a vita nuova.
“Settembre, andiamo. È tempo di migrare” dice Gabriele D’Annunzio nella poesia “Pastori”.
È Pasqua, fratelli, è tempo di passaggio. Di transumanza. È il tempo di rialzarsi da ogni abbattimento, da ogni sconfitta, delusione. Non c’è posto nel cuore dell’uomo per il pessimismo o la sconfitta nel giorno in cui si annuncia la vittoria di Cristo sulla morte. Sconfitta la morte sono sconfitte tutte le altre negatività.
Dobbiamo sconfiggere tutti i tipi di morte: quella relazionale, quella sentimentale, quella lavorativa, quella politica, quella comunitaria, quella personale.
Dobbiamo impastare di speranza quel pugno di terra, di errori, di contraddizioni, di lotte, di sconfitte che è ciascuno di noi. Dobbiamo lasciarci irrigare dall’amore di Dio perché sia sconfitta la nostra aridità e le nostre sterilità.
Solo Dio ha il potere di farci lievitare. Di far nascere dal di dentro il desiderio di miglioramento, di purificare il nostro pessimismo e farci dischiudere al tepore della speranza che non delude.
Ci stiamo troppo abituando alla cattiveria, al sopruso, alla vendetta, alla legge del più forte, del più figo, del più bello, del più trendy. Ormai ogni giorno ci viene data una razione, un boccone di guerra. Ci siamo assuefatti, rassegnati ai femminicidi, alle barbarie, alle vendette alle prevaricazioni. Il tutto è talmente abituale che sembrano fiction o reality di ultima generazione.
La Pasqua ci spinge ad essere in questo mondo, in questa società, avamposti di dialogo, di inclusione, di fraternità e di positività.
Non c’è buio che non possa essere illuminato dall’aurora della Pasqua. Gesù è risorto e ci PRECEDE ovunque noi andiamo. Lui è lì ci attende.
Aiutiamoci ad essere annunciatori di vita. La vita è più forte della morte. L’amore è più forte dell’odio. La fratellanza è più affascinante dell’esclusione. Il donarsi, l’accettarsi, il collaborare è più forte dell’isolamento e dell’idolatria del proprio egoismo. Il dare è più remunerativo del possedere.
Questo è Pasqua: capire dove sono e partire, lasciare, andare, passare da… a..
Il Signore benedica protegga e accompagni il cammino di ciascuno.