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Don Benito Giorgietta: chi crede ha lo “strabismo” di chi vede insieme terra e cielo

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Si intitola “Adagiarsi nella volontà di Dio Padre e Madre – considerazioni strabiche sul Vangelo domenicale e festivo Anni A B C” il nuovo libro del sacerdote molisano, presentato ieri a Termoli. La prefazione del volume curata dal cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi

Marina Tomarro – Città del Vaticano

Ascolta QUI l’audio dell’intervista a don Benito

“Scritto per essere destinato a coloro che leggono il giornale cartaceo, che si informano attraverso i siti, dona, con tutti i limiti, la possibilità, per chi vuole, di non partecipare anonimamente alle liturgie assembleari”. Così il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, descrive nella prefazione il nuovo testo di don Benito Giorgietta “Adagiarsi nella volontà di Dio Padre e Madre – considerazioni strabiche sul Vangelo domenicale e festivo Anni A B C.”, presentato ieri a Termoli, nella sala del cinema Oddo.

Il pubblico alla presentazione del libro

Il pubblico alla presentazione del libro

L’abbraccio di Dio che non ci fa mancare nulla

“Questo libro nasce da una rubrica settimanale che io porto avanti su un giornale locale – spiega l’autore a Radio Vaticana – Vatican News – e quindi non ho fatto altro che assemblare insieme tutti questi pensieri. La parola adagiare mi ricorda la Madonna che adagia il piccolo Gesù nella mangiatoia, così come noi sacerdoti adagiamo il corpo di Cristo sull’altare, ed è da questa immagine che nasce il titolo del mio testo. In Dio poi si assemblano entrambe le figure, quella paterna e quella materna e noi nel suo abbraccio ci adagiamo perché ci sentiamo protetti e sicuri. Come dice San Bernardo, in Dio non manca nulla e noi proprio in quell’abbraccio abbiamo tutto e ci sentiamo protetti e sicuri,e tutto questo ci viene trasmesso dal Vangelo, a cui siamo invitati a rispondere con fede ed entusiasmo”.

Ascolta l’intervista a don Benito Giorgetta

La buona novella annunciata a tutti

Il testo è rivolto a tutti, in particolare a coloro che, fedeli e catechisti, religiosi, sacerdoti e laici vogliono avvicinarsi alla Parola di Dio domenicale avendo a loro disposizione il testo integrale del Vangelo e le “considerazioni strabiche” in esso contenute. “In realtà questo libro nasce dalle mie riflessioni fatte su questo giornale locale – sottolinea l’autore – Ho sempre trovato bello che la domenica chi comprava il quotidiano tra le notizie, trovasse anche la buona novella. Ho scelto questo titolo delle ‘considerazioni strabiche’, perché lo strabismo che è un difetto visivo ma pastoralmente diventa una strategia, perchè se da una parte dobbiamo costringere il nostro sguardo sulla realtà che viviamo, dall’altra lo sguardo si allarga verso chi si sforza di vivere il Vangelo nel suo quotidiano nonostante la fatica e gli impegni e diventa così una parola di fiducia e di riconciliazione, capace di dare quel gusto speciale alla domenica, che è il giorno del Signore”

Un libro che invita a non rimanere immobili

Tra i relatori della presentazione anche Massimiliano Menichetti, responsabile di Vatican News e Radio Vaticana. “Questo è un libro – ha ossercato – che ci tiene ancorati al cielo e ci spinge a vivere costruendo il bene in ogni direzione. Un testo capace di dialogare con chi legge, condividendo sfide e difficoltà. Righe che non obbligano a una serie di precetti, ma indicano la storia, la via di Colui che ama l’umanità intera e chiede a noi di non rimanere immobili, ripiegati nel nostro egoismo, ma di seguirlo in questa avventura meravigliosa che è la vita”.

I proventi della vendita di questo testo sono destinati al finanziamento del pellegrinaggio della Madonna di Fatima che avverrà a Termoli, presso la parrocchia di San Timoteo, dal 27 aprile al 5 maggio 2024.

Parrocchia San Timoteo
Parrocchia San Timoteohttps://www.santimoteotermoli.it/wp
La Parrocchia di San Timoteo di Termoli fu costituita da Mons. Oddo Bernacchia, con bolla 1/1/1954. La Chiesa di San Timoteo di Termoli è una struttura neogotica con una sola navata, e fu costruita su progetto dell’ing. Ugo Sciarretta. Unica nel suo genere vanta il prestigio d'essere una delle prime chiese costruite in cemento armato senza colonne centrali per questo ha meritato d'essere citata anche nei libri di storia dell'arte. Il vescovo Mon. Oddo Bernacchia avendo dato questo titolo alla neo parrocchia lo fece con l'intendo" di rendere omaggio al diletto discepolo di Paolo, San Timoteo il cui venerato corpo tornava alla luce, nella nostra Cattedrale, nel maggio del 1945 per u na fortuita circostanza.... "La chiesa ad una sola navata si dispiega ampia e solenne; con le pareti solcate dda strutture portanti che accennano ad uno stile leggermente gotico, invita ad elevare lo spirito a Dio nello slancio della preghiera (Mons. Biagio D'Agostino, Termoli e la sua Diocesi, 1978, p.179).
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