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domenica, 22 Dicembre 2024
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7 mezzi pratici per vivere la presenza di Dio

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Non vediamo e tocchiamo Gesù come qualsiasi altra persona, ma per fede sappiamo che Cristo Risorto è vivo e ci accompagna

In questo contributo vorrei proporre alcuni mezzi pratici per vivere la presenza di Dio. Ne ho scelti sette.

1. Credi e immagina che Gesù sia accanto a te

Non vediamo e tocchiamo Gesù come qualsiasi altra persona, ma per fede sappiamo che Cristo Risorto è vivo e ci accompagna nel cammino della vita. Come il cieco percepisce la presenza di un’altra persona al suo fianco, così, per fede, sento e sono sicuro della presenza di Dio accanto a me. So che Egli mi ascolta. Credo di averlo sempre avuto al mio fianco e dentro di me, e che anche ora è qui. Posso “portarlo con me” ovunque, conversare familiarmente con Lui, chiedergli lumi e forza, godere della sua compagnia.

Una delle preghiere più belle che conosciamo e che celebrano questa presenza onnipresente di Dio è il Salmo 139:

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: “Almeno l’oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte”;
nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.

2. Guarda con sguardi di fede

Con uno sguardo di fede, tutto è trasparenza di Dio, tutto: cose, eventi e persone. Dio è in tutta la creazione perché le dà l’esistenza e la conserva. Le creature hanno le caratteristiche del proprio autore e possiamo scoprire in loro gli attributi, le qualità essenziali, di Chi le ha fatte. Nelle persone possiamo riconoscere Dio perché le ha create a sua immagine e somiglianza e perché la grazia santificante scorre nelle loro vene.

Dio è lì, vuole rivelarsi, farsi conoscere da noi. Dipende da ciascuno aprire gli occhi con uno sguardo di fede e riconoscerlo. Il contrario sarà una specie di cecità o di miopia.

3. Fai un esame quotidiano pieno di gratitudine

Dio Provvidente è presente nella storia e nella tua storia personale, quella di ogni giorno; questo non deve passarti inosservato.

Dio in genere si manifesta attraverso atti e parole di altre persone, grazie che lo Spirito Santo ti dona, doni che ricevi, opportunità per crescere, i sacramenti, ecc. Non devono essere grandi eventi. Dio ci offre i doni del Suo amore in modo piuttosto semplice. È una questione di stare attenti per captare il suo intervento provvidente, di essere ricettivi, umili, di attribuirgli il merito, benedirlo e rendergli grazie.

Se tutti i giorni, alla fine della giornata, ti riservi un momento per scoprire il modo in cui Dio si è reso presente nella tua vita e per rendergli grazie, starai applicando un mezzo assai efficace per formare l’abitudine della presenza di Dio.

4. Tuffati nelle giaculatorie

San Pietro d’Alcantara, nel suo trattato sulla preghiera e la meditazione, dice che le giaculatorie “aiutano la memoria continua di Dio e il fatto di procedere sempre alla sua presenza”.

Le giaculatorie sono preghiere brevi, in forma di frasi semplici, che rivolgiamo a Dio tra le attività quotidiane, mettendoci tutta la forza della nostra fede e tutto l’affetto del nostro cuore.

Qualche esempio:

“Signore, tu sai tutto, sai bene che ti amo”
“Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla”
“Sono nelle tue mani. Sia fatta la tua volontà”
“Tu sei la mia roccia e la mia salvezza”
“Gesù, mite e umile di cuore, rendi il mio cuore simile al tuo”
“Spirito Santo, illuminami”
“Vieni, Signore”
“Signore, aumenta la mia fede”
“Santa Maria di Guadalupe, prega per noi”
“Maria, sono tutto tuo”
“Sacro Cuore di Gesù, confido in te”
“Signore mio e Dio mio”
“Signore, abbi misericordia di me”

5. Compi visite eucaristiche e comunioni spirituali

Se parliamo della presenza di Dio, quale presenza maggiore di quella dell’Eucaristia? Cristo Eucaristia: la presenza fedele e vicina. Se c’è una cappella nella tua università, o vicino al lavoro o a casa tua, puoi andare a far visita a Cristo Eucaristia una volta al giorno. Forse passi, o puoi passare, tutti i giorni di fronte a una chiesa e vuoi formare l’abitudine di fermarti a salutarlo per qualche minuto. La stessa cosa che fai con la tua fidanzata, tua moglie o i tuoi genitori. È un modo per mantenere “fresco” l’amore.

Ci sono anche occasioni in cui vorresti ricevere l’Eucaristia e non ti è possibile. Puoi allora fare una Comunione di desiderio ovunque ti trovi. Consiste nel fare una pausa e manifestare a Cristo il desiderio di riceverlo nel sacramento dell’Eucaristia e di chiedergli la grazia di riceverlo spiritualmente.

Puoi immaginarti accanto a Gesù nell’ultima cena, adagiarti spiritualmente sul suo petto e dirgli con parole tue quanto desideri riceverlo. Puoi anche usare formule come quella di Sant’Alfonso Maria de Liguori.

“Credo, Gesù mio, che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Ti amo al di sopra di tutte le cose e desidero ardentemente riceverti nella mia anima. Visto che ora non posso riceverti sacramentato, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore”.

(Rimani in silenzio ed esprimi a Gesù l’amore che nutri).

“E ora, come se già ti avessi ricevuto, ti abbraccio e mi unisco tutto a te.

Non permettere, Signore, che mi separi mai da te. Amen”.

6. Prega mentre svolgi le tue attività abituali

Aiuta molto a ravvivare la presenza di Dio acquisire l’abitudine di pregare prima delle tue attività abituali. Mangi tre volte al giorno, puoi benedire il cibo prima di mangiare. Quando esci di casa, puoi chiedere la protezione di Dio. Quando inizi la tua giornata lavorativa, puoi farti il segno della croce. Quando torni tutti i giorni a casa, puoi baciare una Bibbia, un crocifisso o un’immagine della Vergine Maria collocata all’ingresso.

7. Accendi una candela o porta in tasca un crocifisso

La fiamma di una candela può ricordarti Cristo Risorto (come il cero pasquale) e la Sua presenza nel tuo cuore. Puoi tenere una candela sulla scrivania, nello studio, in cucina o dove trascorri lunghi periodi di tempo tutti i giorni, e accenderla occasionalmente. La candela accesa può aiutarti a evocare la presenza di Cristo Risorto al tuo fianco e dentro di te.

Ci sono altri mezzi pratici che ciascuno può trovare, come un amico che da molto tempo ha l’abitudine di portare un crocifisso nella tasca dei pantaloni. Nel corso della giornata, mette varie volte la mano in tasca, stringe forte il crocifisso e rivolge una parola a Gesù.

Parrocchia San Timoteo
Parrocchia San Timoteohttps://www.santimoteotermoli.it/wp
La Parrocchia di San Timoteo di Termoli fu costituita da Mons. Oddo Bernacchia, con bolla 1/1/1954. La Chiesa di San Timoteo di Termoli è una struttura neogotica con una sola navata, e fu costruita su progetto dell’ing. Ugo Sciarretta. Unica nel suo genere vanta il prestigio d'essere una delle prime chiese costruite in cemento armato senza colonne centrali per questo ha meritato d'essere citata anche nei libri di storia dell'arte. Il vescovo Mon. Oddo Bernacchia avendo dato questo titolo alla neo parrocchia lo fece con l'intendo" di rendere omaggio al diletto discepolo di Paolo, San Timoteo il cui venerato corpo tornava alla luce, nella nostra Cattedrale, nel maggio del 1945 per u na fortuita circostanza.... "La chiesa ad una sola navata si dispiega ampia e solenne; con le pareti solcate dda strutture portanti che accennano ad uno stile leggermente gotico, invita ad elevare lo spirito a Dio nello slancio della preghiera (Mons. Biagio D'Agostino, Termoli e la sua Diocesi, 1978, p.179).
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