“Tutto nasce dal fatto che si compiono le cose a metà. Si è buoni solo a metà. Ecco perché il mondo si trova nei pasticci. Fate le cose bene in modo completo. Il chiodo deve essere battuto fino in fondo. Dio odia dieci volte di più un mezzo diavolo di un arcidiavolo”. Zorba il greco è il titolo di un romanzo di Nikos Kazantzakis che, nel 1946 ha creato questo personaggio forte e generoso. E’ lui a darci qui una lezione, nello spirito del suo ottimismo che lo spinge a dedicarsi a una causa con tutto se stesso. Contro gli esitanti per eccesso di prudenza, contro gli egoisti per interesse personale, contro i pigri che rimandano il compimento di un’opera alle calende greche, ecco invece il suo monito netto. Non fermarsi a metà del guado; non lasciare l’opera incompiuta; non centellinare il proprio contributo per un mondo diverso. La mediocrità, che appunto si blocca nel mezzo dell’azione, del pensiero, della decisione per non sporcarsi troppo o consumarsi, è detestata da Dio più del male impulsivo, talora compiuto senza colpa o in buona fede.
Troppo di rado ci si preoccupa del peccato di omissione che in realtà semina attorno a sé vuoto, sovente più dello stesso male.